(ANSA) – ROMA, 03 AGO – L’Italia non e’ un paese per giovani
con le nuove generazioni sempre più marginalizzate e con sempre
maggiori difficoltà occupazionali. Ad affermarlo in una nota
Confcommercio che sottolinea come tra il 2000 e il 2019 i
giovani occupati ( 15-34 anni) sono diminuiti di 2 milioni e
mezzo e, nello stesso periodo, è aumentata la quota di giovani
che non lavorano e non cercano un’occupazione (dal 40% al 50%);
tra il 2004-2019 inoltre si riducono di oltre un quarto i
giovani lavoratori dipendenti (-26,6%) e risultano più che
dimezzati gli indipendenti (-51,4%); -156mila imprese giovanili
e 345mila giovani espatriati negli ultimi 10 anni.
“Il sostegno alle imprese giovanili rende più robusta, diffusa e
duratura la crescita economica. Per questo è fondamentale
utilizzare al meglio le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza destinate ai giovani, soprattutto per quanto riguarda
formazione, incentivi e semplificazione burocratica. Favorire
nel nostro Paese l’imprenditoria giovanile è la risposta più
efficace alle sfide della competizione internazionale e della
globalizzazione”, afferma il presidente di Confcommercio, Carlo
Sangalli. (ANSA).
Fonte Ansa.it