(ANSA) – ROMA, 03 AGO – Circa 80.000 minori in Afghanistan
hanno abbandonato le proprie case dall’inizio di giugno per
sfuggire alle violenze che hanno interessato varie parti del
Paese ed hanno adesso un “disperato” bisogno di cibo e cure
mediche: lo ha reso noto l’organizzazione Save the Children in
un comunicato.
“Secondo le Nazioni Unite, solo negli ultimi due mesi circa
130.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case ed i loro
villaggi, il 60% delle quali sono bambini – ha affermato Save
the Children -. In totale, più di 613.000 persone, inclusi
362.000 bambini, sono state sfollate negli ultimi 12 mesi”.
Molti dei bambini vivono con le loro famiglie sotto teli
sorretti da bastoni, con nient’altro che qualche tappeto e
alcuni sopravvivono con bevande energetiche e pane. In
particolare, nella provincia settentrionale di Kunduz, che
ospita il maggior numero di sfollati, ci sono più di 60.300
persone che vivono in campi di fortuna.
Secondo Save the Children altre centinaia di migliaia di
bambini rischiano di diventare gravemente malnutriti a causa
della mancanza di cibo, una situazione esacerbata dalla più
grave siccità degli ultimi anni. L’Afghanistan ha già il secondo
numero più alto al mondo di persone che affrontano l’emergenza
fame nel mondo. Secondo le previsioni, la metà di tutti i
bambini sotto i cinque soffrirà quest’anno di malnutrizione
acuta e avrà bisogno di cure specializzate per sopravvivere.
“Le molte migliaia di bambini che sono stati costretti a
fuggire dalle loro case negli ultimi mesi non potrebbero essere
un’indicazione più chiara dell’impatto catastrofico che sta
avendo la recente escalation del conflitto su di loro”, ha
commentato Chris Nyamandi, direttore di Country Save the
Children per l’Afghanistan. (ANSA).
Fonte Ansa.it