(ANSA) – NEW YORK, 18 AGO – Il cantante R&B americano R.
Kelly è stato descritto ieri come un “predatore” dall’accusa,
nel primo giorno del processo contro di lui in corso a New York
per abusi sessuali.
Il 54enne, noto in particolare per la sua hit “I believe I
can fly”, è apparso in silenzio e a testa china nell’aula del
tribunale federale di Brooklyn dove viene processato con le
accuse di estorsione, sfruttamento sessuale di minore, rapimento
e corruzione per un periodo che va dal 1994 al 2018.
Secondo l’accusa, il vincitore nel 1998 di tre Grammy award
gestiva una rete che reclutava e preparava giovani ragazze ad
avere rapporti sessuali con lui, rinchiudendole in stanze
d’albergo quando era in tournée e chiedendo loro di “tenere la
testa bassa” e chiamarlo “papi” (“daddy”). Il cantante è
accusato di aver abusato di sei donne, anche minorenni.
“Stiamo parlando di un predatore. Un uomo che per decenni ha
usato la sua fama, la sua popolarità e una rete di persone a sua
disposizione per prendere di mira, preparare e sfruttare giovani
ragazze e donne per soddisfare i suoi desideri sessuali”, ha
detto in apertura di procedimento il pm Maria Cruz Melendez. Se
giudicato colpevole di tutte le accuse dalla giuria, formata da
sette uomini e cinque donne, R. Kelly rischia 10 anni di
prigione. Il cantante si è dichiarato non colpevole. (ANSA).
Fonte Ansa.it