(ANSA) – ROMA, 25 AGO – “Le delocalizzazioni non si posso
impedire perché nel mercato europeo esistono la libertà di
circolazione e di stabilimento. Ciò detto, due mesi fa Azione ha
inviato al presidente Draghi e ai ministri competenti una
proposta in cui abbiamo scritto che se un’impresa deve
delocalizzare deve assicurare almeno il tempo di individuare
qualcuno che può subentrare perché l’imprenditore non può dire ‘sono venuto in Italia ma me ne vado nel giro di ventiquattro
ore’. L’azienda deve assumersi la responsabilità, perché
spostare un’attività produttiva ha un forte impatto economico e
sociale su un territorio”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di
Azione e candidato sindaco di Roma, ospite di ‘Omnibus’ “In questo caso non si tratta di dire ‘l’impresa non se ne può
andare’, ma assicurare che se l’azienda delocalizza debba
collaborare e garantire almeno un anno di negoziato per
individuare una soluzione. La bozza in discussione, invece, ha
un grosso problema perché va oltre, concedendo al Ministero
dello Sviluppo Economico un potere totalmente arbitrario in cui
può decidere se l’azienda ha fatto bene o meno il lavoro
previsto e sulla base di questo erogare una sanzione. E’
profondamente sbagliato – ha aggiunto – perché la sanzione
rischia di diventare arbitraria e questo non è accettabile”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it