(ANSA) – MILANO, 23 SET – Facebook ha affermato di aver
speso, dal 2016, più di 13 miliardi di dollari per migliorare i
sistemi di sicurezza e di difesa della privacy degli utenti.
Secondo il gruppo, attualmente ci sono almeno 40 mila dipendenti
impegnati nel monitoraggio della cybersecurity e delle minacce
che arrivano da team di criminali informatici e stati ‘nemici’.
Un numero di addetti che aumenta, secondo il trend, di circa 5
mila unità al biennio. Le nuove statistiche, intese a dimostrare
quanto l’azienda dedichi alla protezione della propria rete,
sono state pubblicate sul blog ufficiale di Facebook, anche a
seguito di un report del Wall Street Journal secondo cui,
nonostante gli investimenti, Facebook faccia fatica a combattere
problemi come la disinformazione sul Covid-19 e traffici
illegali. I documenti del WSJ mostrato che i dipendenti di
Facebook, tra cui molti appaltatori esterni, hanno spesso
identificato criticità su cui l’azienda non si è mossa
concretamente. Facebook ha affermato che, sebbene non sia sempre
stata reattiva a rispondere a tali criticità, sta cercando di
migliorare, proprio assumendo personale specializzato, che
analizzi i servizi esistenti e i futuri. “In passato, non
abbiamo affrontato le sfide di sicurezza e protezione con la
dovuta celerità – si legge online – ma abbiamo cambiato
radicalmente questo approccio”. Facebook ha condiviso anche le
statistiche sugli investimenti politici tramite adv e post
sponsorizzati, sottolineando di aver rifiutato 3,5 milioni di
annunci politici nei primi sei mesi del 2021, per non aver
fornito informazioni adeguate sulle fonti di finanziamento.
(ANSA).
Fonte Ansa.it