(ANSA) – ROMA, 24 SET – “Questa mattina come comitato
promotore del Referendum Cannabis abbiamo manifestato di fronte
al Ministero della Giustizia per chiedere un intervento urgente
del governo che eviti la violazione i diritti dei quasi 600 mila
cittadini che hanno firmato il referendum, e il trattamento
discriminatorio che questa iniziativa referendaria sta subendo
rispetto alle altre che sono in corso contemporaneamente nel
nostro Paese”. Lo scrive su Facebook Riccardo Magi, deputato e
presidente di Più Europa e tra i promotori del referendum
Cannabis. “Sta accadendo quello che temevamo accadesse:
moltissimi dei comuni italiani non stanno rispondendo alle PEC
con cui abbiamo richiesto i certificati elettorali di tutti i
firmatari del referendum. I comuni per legge dovrebbero inviare
i certificati entro il termine improrogabile di 48 ore dalla
richiesta, termine già trascorso. Ora, a maggior ragione, è
evidente la necessità di un atto del governo che faccia valere
anche per il referendum cannabis il termine del 31/10 come per
le altre iniziative referendarie. Bisogna evitare – conclude
Magi – che l’inadempienza dei comuni si traduca in un sabotaggio
del referendum”. (ANSA).
Fonte Ansa.it