(ANSA) – SANREMO, 30 SET – Quindici condanne, su un totale di
sedici imputati, nel processo di primo grado per truffa ai danni
dello Stato e violazione della Legge Brunetta sul pubblico
impiego, che vede alla sbarra i cosiddetti ‘furbetti del
cartellino’, accusati dell’infedele timbratura del cartellino e
di essersi assentati senza giustificazione durante l’orario di
lavoro. Unica assoluzione quella di Rita Torre, nei confronti
della quale la giudice Francesca Minieri del tribunale a Imperia
ha tenuto conto della particolare tenuità del fatto. Le pene
vanno dagli 8 mesi a 3 anni e 7 mesi. (ANSA).
Fonte Ansa.it