Dieci anni senza Steve Jobs, il suo mito resta vivo

(ANSA) – ROMA, 03 OTT – “Siate affamati, siate folli”. E’ il
messaggio che Steve Jobs ha lasciato in eredità ai giovani nel
suo famoso discorso rivolto agli studenti della Standford
University. Scomparso il 5 ottobre 2011 a 56 anni, il
co-fondatore della Apple è diventato un simbolo di innovazione e
creatività e il suo mito resta vivo a dieci anni dalla morte. In
molti sostengono che la sua visione e il suo lascito permettono
ancora oggi al colosso di Cupertino di essere un punto di
riferimento in diversi settori, dagli smartphone ai computer.
    Mentre l’azienda nei prossimi dieci anni potrebbe prepararsi
nuovamente ad un cambio di leadership, con l’addio di Tim Cook. Nel corso di questi anni a Steve Jobs sono stati dedicati
libri, film e le case d’aste continuano a fare affari con i
cimeli che affiorano di tanto in tanto, dal suo curriculm vitae,
alla prima domanda di lavoro, ai biglietti da visita ai manuali
autografati. E a lui si è ispirato anche Banksy: il visionario
fondatore della Mela, era siriano per parte di padre, ed è stato
ritratto dal writer, con un computer e una sacca sulle spalle,
nel campo profughi di Calais, in Francia, per portare
l’attenzione sulla crisi dei rifugiati.
    Nella sua lunga vita in Apple, Jobs ha immaginato o
reimmaginato quasi tutta la tecnologia che usiamo ogni giorno:
dal personal computer col mouse, all’iPhone che ha rivoluzionato
il concetto di telefono, all’iPod e ad iTunes che hanno aperto
la strada alla smaterializzazione della musica e allo streaming.
    Ed è stato anche fondatore e amministratore delegato di Pixar
Animation Studios, intuendo negli anni Ottanta che il settore
dell’intrattenimento e dei contenuti sarebbe esploso, come poi è
accaduto. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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