(ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Ricordare nel centesimo anniversario
della nascita Luciano Lama significa richiamare la figura di un
leader tra i più prestigiosi del movimento sindacale italiano,
un parlamentare autorevole, un sindaco amato dai suoi
concittadini. L’apporto da lui recato alla storia delle nostre
istituzioni, il lascito ideale e civile che ha contraddistinto
la sua lezione di vita, sono un patrimonio prezioso per la
coscienza civile della Repubblica”.Lo ha scritto il Presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al
Presidente della Fondazione “Giuseppe Di Vittorio”, Fulvio
Fammoni, “Giovane partigiano – prosegue Mattarella – ha partecipato
alla Liberazione dal nazifascismo. Nel sindacato si è battuto
per i diritti del lavoro, per una società più equa e giusta, per
la difesa delle istituzioni democratiche. Il sindacato, come più
volte egli stesso ha sottolineato, è stato la sua scuola di vita
e una scuola di democrazia. La sua azione è stata accompagnata
da un alto senso di responsabilità nazionale, che lo ha
accompagnato nelle battaglie sindacali e politiche, ponendo
sempre a tema gli interessi generali del Paese”.
“Ha affrontato con forza tante contrattazioni sui salari e i
diritti senza, tuttavia, esitare, quando la crisi economica
impose scelte di moderazione, a stipulare un patto tra le forze
produttive a sostegno del valore delle retribuzioni e
dell’occupazione. Luciano Lama ha affrontato a viso aperto il
terrorismo che cercava di mettere radici nelle fabbriche e
nell’insediamento della sinistra. La sua fermezza ebbe per lui
costi personali, che non esitò mai ad affrontare in nome di un
bene comune superiore: la salvaguardia della democrazia e della
Costituzione. Il suo nome, a buon diritto, è collocato tra
artefici della democrazia Repubblicana”, conclude Mattarella.
(ANSA).
Fonte Ansa.it