(ANSA) – GENOVA, 15 OTT – Al via la prima udienza preliminare
per il crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale della
A10 a Genova collassato il 14 agosto 2018 causando la morte di
43 persone. Sono 59 le persone imputate oltre alle due società
Aspi e Spea (la società che si occupava di monitoraggio e
manutenzioni). Le accuse vanno dall’omicidio colposo plurimo, al
disastro colposo, dal crollo doloso al falso.
Questa mattina, secondo le attese, i legali dell’ex
amministratore delegato Giovanni Castellucci e altri cinque
chiederanno alla corte d’appello la ricusazione del giudice per
l’udienza preliminare Paola Faggioni perché aveva già emesso le
misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sulle barriere
fonoassorbenti pericolose.
Per il procuratore capo facente funzioni Francesco Pinto “il gup
non è da ricusare perché non ha espresso alcun pre-giudizio”. Le
udienze, tre volte alla settimana fino a dicembre, verranno
celebrate nella tensostruttura montata dentro l’atrio del
tribunale per rispettare le misure anti contagio. Secondo i pm
Massimo Terrile e Walter Cotugno, con l’aggiunto Paolo D’ovidio,
il ponte sarebbe crollato per le mancate manutenzioni
nell’ottica del massimo risparmio per il massimo profitto e
potere aumentare i dividendi dei soci. Al termine dell’udienza
preliminare il giudice deciderà chi rinviare a giudizio. (ANSA).
Fonte Ansa.it