(ANSA) – ROMA, 15 OTT – Un’ovazione ha accolto la visione in
anteprima alla Festa del cinema di Roma dei primi cinque minuti
di Diabolik, l’attesa trasposizione firmata dai Manetti Bros del
fumetto creato dalle sorelle Giussani, in attesa dell’uscita
(più volte positicipata per il covid) il 16 dicembre con 01
Distribution. L’occasione per l”assaggio’ è stata l’incontro
con il pubblico dei due cineasti, che hanno ripercorso con
Alberto Crespi e Fraancesco Zippel le tappe più importanti della
loro carriera. Senza svelare troppo, si può dire che Diabolik si apre con il
protagonista interpretato da Luca Marinelli, che irrompe sullo
schermo nell’iconica maschera nera alla guida della sua Jaguar
in una delle famose fughe per la sua città, Clerville a fine
anni ’60. Una sequenza spettacolare che regala, sulle note della
canzone originale di Manuel Agnelli, anche il debutto
dell’ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) . “Speriamo sia un bel
film e ringraziamo prima di tutto chi ha ideato Diabolik, le
sorelle Giussani. Hanno creato un personaggio fantastico e
incredibilmente sfaccettato, molto più di quanto si pensi, come
lo è anche Eva Kant (interpretata da Miriam Leone).. Grazie di
esistere alle Giussani”. La loro capacità assoluta di delineare questi personaggi “è
un caso quasi unico di quanto si possa stare dalla parte de male
– aggiunge Marco Manetti -. Questo inseguimento è stato girato
in tre città diverse, Milano Bologna e Trieste. Le abbiamo messe
insieme per fare la nostra Clerville”. Per i due registi è stata
centrale la fedeltà al fumetto, anche per avere i diritti di
adattamento . Tra le regole “c’era anche il fatto che Diabolik
non potesse avere altre auto che quella Jaguar… ed è la
macchina più bella del mondo”. Questo film che era pronto da
circa un anno e mezzo “per noi è importantissimo, il coronamento
del mettere in scena qualcosa che ami da spettatore e lettore –
aggiunge il regista -. Ci tengo a dire che in questo momento
siamo tesi e emozionati, è la prima volta che qualcosa del film
viene mostrato al pubblico”. (ANSA).
Fonte Ansa.it