India: linciaggio durante sit-in contadini, un arresto

(ANSA) – NEW DELHI, 16 OTT – Un uomo è stato linciato a morte
ieri all’interno dell’accampamento di Singhu, nello Stato di
Delhi, dal novembre 2020 uno dei luoghi cardine della protesta
dei contadini indiani.
    La polizia ha arrestato questa mattina Sarvjit Singh,
accusandolo di essere stato l’istigatore del branco che ha
mutilato e torturato, fino alla morte, filmandone spietatamente
l’agonia, Lakhbir Singh, un bracciante che, secondo gli
aggressori, avrebbe profanato un libro sacro dei Sikh.
    Sarvjit Singh, individuato dalla Polizia grazie ad alcuni
agghiaccianti video diffusi sui social, è il leader dei Nihang
Sikh, un gruppo religioso che gestisce un tempio all’interno
dell’accampamento di protesta. Un gruppo di Nihang ha aggredito
il correligionario, gli ha tagliato una mano e lo ha torturato,
infine lo ha legato a una delle barriere metalliche che
delimitano i confini del campo abbandonandolo in agonia.
    Quando la Polizia ha raggiunto il luogo dell’aggressione,
l’uomo era morto, e i responsabili del linciaggio hanno
rifiutato a lungo di consegnarne il corpo.
    La vittima, 35 anni, padre di tre figlie, apparteneva alla
casta dei Dalit, la più bassa nella stringente gerarchia socio-
religiosa indiana, ed era anche lui di religione sikh.
    La Samyukt Kisan Morcha (SKM), l’organizzazione sindacale che
guida la protesta dei contadini in Punjab e nello Stato di
Delhi, ha condannato l’assassinio e preso le distanze
dall’accaduto. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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