(ANSA) – ROMA, 26 OTT – Porta d’ingresso all’uso delle
sigarette tradizionali e dalle conseguenze per la salute ancora
non chiare, la sigaretta elettronica spopola tra i giovanissimi,
che vi si avvicinano sempre prima, in 4 casi su 100 già alle
elementari. A lanciare l’allarme, con dati Iss, è la Società
Italiana di Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI) che, in
occasione del Congresso nazionale della Società in corso a
Verona, sottolinea: prima si inizia più è difficile smettere.
Uno studio condotto su 170 mila studenti italiani tra i 15 e 19
anni mostra che la prevalenza di chi ha fumato tabacco almeno
una volta nella vita si è ridotta tra il 2012 e il 2018, mentre
è balzata dal 32,9% al 52% la quota di chi ha utilizzato almeno
una volta una e-cig. Inoltre, secondo un sondaggio dell’Istituto
Superiore di Sanità (maggio 2021) il 43,4% dei ragazzi ha
provato le sigarette elettroniche alle scuole medie ma c’è un
4,1% che lo ha fatto già alle elementari. I giovani sono ormai
l’obiettivo principale delle campagne pubblicitarie dei brand di
e-cigs: ad attirarli sono gli aromi, che accentuano la
percezione che la sigaretta elettronica sia meno dannosa di
quanto non sia realmente. “I danni immediati da fumo elettronico
sono a livello delle vie respiratorie, come la suscettibilità
all’asma e alla bronchiolite obliterante”, sottolinea Massimo
Landi, vicepresidente della Simri. Ma i rischi vengono anche dai
nuovi dispositivi (pod-mods) che “permettono di svapare altre
sostanze diverse da quelle presenti nel fumo di tabacco”. E,
soprattutto, “i ragazzi che hanno provato almeno una volta le
sigarette elettroniche, hanno un rischio 3-4 volte maggiore di
iniziare a fumare quelle tradizionali”, conclude Maria Elisa Di
Cicco, consigliera della Simri. (ANSA).
Fonte Ansa.it