(ANSA) – MILANO, 04 NOV – Anche Qualcomm, uno dei principali
produttori di semiconduttori al mondo, ha sfruttato l’occasione
della Cop26, la conferenza sul clima, per comunicare i suoi
obiettivi ambientali a lungo termine. Il gruppo ha spiegato di
voler raggiungere, entro il 2040, la neutralità del carbonio,
ossia il bilanciamento delle emissioni di CO2 con la loro
rimozione o riduzione, ad esempio tramite il maggiore utilizzo
di energia rinnovabile. Il percorso prevede tre fasi. Nella
prima, Qualcomm promette di ridurre le emissioni della categoria
Scope 1 e 2 del 50%, rispetto ai valori del 2020, entro il 2030.
Le emissioni Scope 1 sono quelle prodotte dalle attività
direttamente connesse all’azienda, come gli impianti di
riscaldamento e lo spostamento dei veicoli aziendali. Le Scope 2
derivano invece dalla generazione di elettricità, calore e
vapore, importati e consumati da Qualcomm. Il secondo passo
prevede la riduzione, del 25% entro il 2030, delle emissioni
Scope 3, che non sono sotto il controllo diretto di Qualcomm,
dovute anche alle operazioni dei fornitori. Infine, l’obiettivo
delle emissioni nette zero, entro il 2040. Qualcomm ha inoltre
promesso di ‘decarbonizzare’ del tutto la sua sede di San Diego,
utilizzando energia rinnovabile e compensando il carbonio
emesso. Secondo una stima di Imec, un centro di ricerca sulle
nanotecnologie, circa il 75% delle emissioni di gas serra,
legate ad un dispositivo hi-tech, vengono prodotte quando viene
realizzato, con quasi la metà proveniente dal processo di
fabbricazione dei chip. (ANSA).
Fonte Ansa.it