Libano: sospesa inchiesta su esplosione porto di Beirut

(ANSAMed) – BEIRUT, 04 NOV – E’ stata di nuovo sospesa
l’inchiesta giudiziaria libanese sulla devastante esplosione del
porto di Beirut nell’agosto del 2020 e nella quale sono state
uccise 220 persone. Lo riferiscono i media di Beirut secondo cui
le indagini sono ferme a causa di un ennesimo ricorso presentato
da uno degli ex ministri messi sotto accusa dal titolare
dell’inchiesta, il giudice Tareq Bitar.
    Bitar è nel mirino da settimane dal fronte politico guidato
dagli Hezbollah filo-iraniani, da più parte accusati di aver una
responsabilità almeno indiretta nell’esplosione di 2.750
tonnellate di nitrato di ammonio il 4 agosto del 2020.
    Finora il giudice ha messo sotto accusa nove tra alti
esponenti delle istituzioni e dei servizi di sicurezza libanesi.
    L’ultimo ricordo in ordine di tempo è stato presentato dall’ex
ministro dei trasporti Youssef Fenanios, del partito dei Marada
alleato degli Hezbollah.
    Come accaduto nelle ultime settimane, si attende ora che le
istituzioni giudiziarie libanesi valutino il ricorso di Fenanios
e decidano per una ripresa o una sospensione prolungata
dell’inchiesta. (ANSAMed).
   

Fonte Ansa.it

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