(ANSA) – VERBANIA, 09 NOV – Periti e consulenti da oggi al
lavoro sui resti della cabina n.3 della funivia del Mottarone,
trasferita ieri dalle pendici della montagna in un capannone del
Tecnoparco del Lago Maggiore, a Verbania Fondotoce. Le
attenzioni degli esperti che dovranno stabilire perché lo scorso
23 maggio si è rotto il cavo trainante dell’impianto sono
rivolte in particolare alla testa fusa, il cilindro metallico in
cui si innesta il cavo spezzato.
Se finora è stato accertato l’uso dei cosiddetti ‘forchettoni’ per bloccare l’impianto frenante di emergenza,
bisogna ancora stabilire le cause della rottura dello spesso
cavo di metallo. La testa fusa, al momento, non è stata però
ancora staccata dal pezzo di tronco nel quale si è conficcata.
Alcune parti dei rottami saranno inviate per un’analisi più
accurata al laboratorio Latif di Trento; altre nel centro per
l’analisi dei metalli dell’università di Bologna. (ANSA).
Fonte Ansa.it