(ANSA) – ROMA, 10 NOV – Cresce la conoscenza delle
caratteristiche del 5G da parte delle aziende potenziali
utilizzatrici di questa tecnologia: il 30% ha un livello di
conoscenza almeno buono, contro il 24% del 2020, e soltanto il
27% non la conosce affatto (era il 48% lo scorso anno). Le
imprese dimostrano anche una maggiore consapevolezza delle
opportunità offerte dal 5G, con il 34% che lo valuta
positivamente e si sta attivando per capire come sfruttarlo (14
punti in più del 2020) e il 30% che dichiara di aver avviato
progetti o iniziative pilota nell’ambito o di volerlo fare nel
prossimo anno. Anche le imprese della filiera ICT si stanno
muovendo: il 43% ha attivato o intende attivare progetti 5G nei
prossimi 12 mesi. Sono alcuni risultati della ricerca
dell’Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del
Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “5G:
è il momento di investire”.
“Il 5G costituirà un abilitatore fondamentale per la
trasformazione digitale del Paese, offrendo la possibilità di
costruire servizi e applicazioni non pensabili con le reti
attuali. Ci arriveremo per fasi successive perché questo
traguardo richiede di mettere al loro posto una serie di
tasselli articolati, attraverso convinzione e investimenti da
parte di tutti, privato e pubblico, filiera e aziende utenti”,
afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico
dell’Osservatorio. Per Antonio Capone, Responsabile scientifico
dell’Osservatorio, “l’esistenza di grandi reti pubbliche ad
ampia copertura e dalle alte prestazioni è condizione
fondamentale perché la rivoluzione del 5G si possa compiere. Per
averle servono grandi investimenti”.
L’Osservatorio ha censito 98 startup internazionali 5G
finanziate fra il 2016 e il 2020 per un totale di 2,2 miliardi
di dollari di investimenti raccolti, pari a un finanziamento
medio di 26 milioni di dollari. Le principali tecnologie 5G
sfruttate sono l’Edge Computing (21% delle startup), seguito
dall’URLLC (9%), ma buono l’interesse anche per l’Open RAN. Tra
le tecnologie ancillari, la più esplorata è l’Artificial
Intelligence (30%) per offrire servizi alle aziende clienti e
l’ottimizzazione della gestione della rete, e l’IoT (28%).
(ANSA).
Fonte Ansa.it