Antonelli (Lincei): la fuga ricercatori è uno sperpero

(ANSA) – ROMA, 12 NOV – Tra il 2009 e il 2015 14.000 ricercatori hanno lasciato l’Italia, mentre il nostro Paese è
tra gli ultimi in Europa per numero di laureati: per questo, ha
rilevato il presidente dell’Accademia dei Lincei, Roberto
Antonelli, la fuga dei ricercatori è uno sperpero. “Migliaia di
giovani talenti sono costretti in questi anni a lavorare
all’estero”, ha detto nella Cerimonia di Inaugurazione dell’anno
accademico. “È necessario – ha aggiunto – un investimento
straordinario e soprattutto continuo per sottrarre la ricerca
italiana e l’Italia a un inevitabile declino, malgrado il gran
numero di eccellenze che si riesce ancora ad esprimere”.
    Proprio in quest’ottica, secondo Antonelli, il meritato Nobel
2021 a Giorgio Parisi non è stato un miracolo, ma la conferma
delle eccellenze italiane, che sono poco sostenute dal Paese.
    “Dovremmo riflettere – ha detto Antonelli – sulle modalità con
cui è stato salutato il Nobel in Italia, quasi fosse un miracolo
e non la conferma delle tante eccellenze che illustrano il
nostro Paese nella ricerca scientifica e che purtroppo spesso
non sono adeguatamente sostenute dal sistema Italia”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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