(ANSA) – IL CAIRO, 14 NOV – E’ stato rilasciato Alberto
Livoni, l’operatore umanitario emiliano detenuto da sabato 6
novembre in un commissariato di Addis Abeba in attesa di
conferma sulla liceità di un suo versamento di denaro destinato
a profughi. Lo ha confermato la ong di cui è coordinatore per
l’Etiopia, il ‘Vis’ (‘Volontariato internazionale per lo
sviluppo’).
“Finalmente siamo lieti di comunicare il rilascio del nostro
collega Alberto Livoni, trattenuto in stato di fermo in Etiopia
negli scorsi giorni”, ha scritto il Vis sul proprio sito.
“L’operazione condotta dall’Ambasciata Italiana in Etiopia, a
cui va il nostro ringraziamento per l’instancabile impegno, ha
portato oggi a rilasciare l’operatore VIS italiano in buone
condizioni”, viene aggiunto nel comunicato. “Restiamo in
apprensione per i due operatori VIS locali ancora trattenuti in
stato di fermo, continuiamo a seguire la loro situazione
auspicando anche per loro l’immediato rilascio”, conclude la
nota. Il fermo del 65enne Livoni era stato compiuto da forze di
sicurezza nella sua abitazione ad Addis Abeba dopo un’irruzione
e assieme a lui sono stati fermati gli altri due operatori dello
staff locale del Vis. Secondo indiscrezioni di media, le
autorità etiopi volevano accertare perché il coordinatore del
Vis avrebbe ceduto circa 20 mila dollari a una persona: anche se
non è stata formalizzata alcuna accusa, gli inquirenti etiopi
sospettavano che i fondi siano serviti ad aiutare i miliziani
del Fronte popolare di liberazione del Tigrè (Fplt) lanciati ora
alla conquista della capitale, e non solo profughi. Il Vis in
Etiopia affianca i salesiani in progetti di scolarizzazione e
formazione professionale di giovani ed è molto attivo nel nord
del Tigrè (ANSA).
Fonte Ansa.it