(ANSA) – ROMA, 25 NOV – La diffusione della banda larga in
Africa ha contribuito alla crescita del pil in Africa per 1120
miliardi di dollari in dieci anni, tra il 2009 e il 2019. E’
quanto emerge dal rapporto ‘Digitalizzazione e sviluppo
economico: il caso Africa, una valutazione empirica’, sviluppato
dal Centro Studi Tim con il patrocinio di Assafrica, alla
presenza di Elisabetta Romano, amministratore delegato di
Sparkle, l’operatore globale del Gruppo Tim.
“Siamo nell’era che e’ affamata di dati”, afferma Romano, e “noi Sparkle siamo il secondo operatore internazionale per
l’Africa” che è “il continente per cui l’incremento di dati è
superiore a quello degli altri. Perche l’Africa cresce di più?
Perchè il prossimo 1,3 miliardi di utenti internet (eyeballs)
saranno in Africa”.
Dei contributi maggiori ha beneficiato il Sudafrica (462
miliardi di dollari), l’Egitto (283 miliardi di dollari), la
Nigeria (204 miliardi di dollari) e l’Algeria (158 miliardi di
dollari). Tuttavia, la banda larga, si legge nel rapporto, ha
anche dato un contributo significativo a tutti gli altri paesi:
all’Angola 41 miliardi di dollari, al Kenya 27,6 miliardi di
dollari, al Marocco 88 miliardi di dollari, alla Libia 88,5
miliardi di dollari ed alla Tunisia 48,8 miliardi di dollari
USA. Nelle aree connesse alla rete a banda larga mediante la
fibra si registra in media un sensibile incremento
dell’occupazione: dalle 22 mila alle 82 mila nuove persone
impiegate per ogni milione di abitanti (2,2-8,2%). (ANSA).
Fonte Ansa.it