Cina, accuse intelligence Gb sono mentalità da Guerra Fredda

(ANSA) – PECHINO, 01 DIC – La Cina ha respinto le critiche
del capo dell’intelligence britannica sir Richard Moore, secondo
cui il contenimento delle minacce in arrivo da Pechino è “l’unica massima priorità”, parlando di “mentalità da Guerra
Fredda”.
    Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha
accusato Moore di “distorcere deliberatamente i fatti e di
diffamare le politiche della Cina”, facendo leva su argomenti e
parole “pieni di mentalità da Guerra Fredda con lo scopo di
provocare lo scontro ideologico”. Moore, a capo dell’MI6, il
servizio d’intelligence britannico per l’estero, ha fatto ieri
le sue osservazioni parlando all’Istituto internazionale per gli
studi strategici di Londra (Iiss).
    La Cina, ha affermato il diplomatico, usa la sua influenza
economica per cercare di “prendere all’amo” altri Paesi,
erodendone di fatto la sovranità e ottenendo l’accesso a dati di
importanza cruciale. Moore ha anche messo in guardia sui rischi
che Pechino possa commettere “errori di valutazione” per un “eccesso di fiducia” e sul fatto che le attività di spionaggio
cinesi includono il prendere di mira “coloro che lavorano nel
governo, nelle industrie o in ricerche di particolare
interesse”. Gli agenti dell’intelligence cinese “cercano di
sfruttare la natura aperta della nostra società, anche
attraverso l’uso di piattaforme di
social media per facilitare le loro operazioni”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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