(ANSA) – WASHINGTON, 04 DIC – Gli Stati Uniti e i loro
alleati occidentali hanno accusato ieri sera il regime talebano
di “esecuzioni sommarie” di ex membri delle forze di sicurezza
afghane, rivelate da organizzazioni per i diritti umani.
“Siamo profondamente preoccupati per le notizie di esecuzioni
sommarie e sparizioni forzate di ex membri delle forze di
sicurezza afghane, come documentato da Human Rights Watch e
altri”, hanno affermato circa 20 paesi tra cui Unione Europea
Regno Unito e Giappone in un comunicato pubblicato dal
Dipartimento di Stato americano.
“Sottolineiamo che le presunte azioni costituiscono gravi
violazioni dei diritti umani e contravvengono all’amnistia
annunciata dai talebani”, ha affermato il gruppo di alleati
invitando la nuova leadership afghana a garantire che l’amnistia
sia applicata e “mantenuta in tutto il Paese e in tutti i suoi
ranghi”.
Questa settimana l’ong Human Rights Watch ha pubblicato un
rapporto che documenta “uccisioni o sparizioni di 47 ex membri
delle forze di sicurezza nazionali afgane che si sono arresi o
sono stati arrestati dalle forze talebane tra il 15 agosto e il
31 ottobre. Tra le vittime ci sono personale militare, polizia,
agenti dell’intelligence e miliziani”.
Per Washington e i suoi alleati, “i casi segnalati devono
essere indagati tempestivamente e in modo trasparente, i
responsabili devono essere chiamati a risponderne e questi
passaggi devono essere chiaramente annunciati per fungere da
deterrente immediato per ulteriori omicidi e sparizioni”.
Oltre agli Stati Uniti e all’Unione Europea, i firmatari del
comunicato sono Germania, Australia, Belgio, Bulgaria, Canada,
Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Giappone, Macedonia del
Nord, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania,
Regno Unito, Svezia, Svizzera e Ucraina. (ANSA).
Fonte Ansa.it