(ANSA) – BRUXELLES, 09 DIC – La Commissione europea lancia le
nuove regole a tutela dei rider e dei lavoratori delle
piattaforme come Uber, Deliveroo e Glovo. Dalla definizione del
livello di retribuzione e dell’orario di lavoro al codice di
abbigliamento: nella sua comunicazione odierna Bruxelles stila
una lista di criteri per inquadrare i lavoratori della gig
economy come dipendenti e spingere la loro assunzione.
Secondo una prima valutazione d’impatto Ue, con le nuove norme
fino a 4,1 milioni di rider e lavoratori delle piattaforme
digitali potrebbero veder cambiare il loro status tra i 5,5
milioni considerati autonomi in modo erroneo.
“Nessuno sta cercando di uccidere, fermare o ostacolare la
crescita delle piattaforme, siamo tutti impegnati nello sviluppo
di questa economia perché
corrisponde a una domanda nella nostra società, e vogliamo che
prosperi. Ma questo modello di business dovrebbe anche adattarsi
ai nostri standard, compresi quelli sociali”, ha detto il
commissario europeo al Lavoro, Nicols Schmit, presentando il
pacchetto di norme Ue a tutela dei rider e dei lavoratori della
gig economy. “Dobbiamo portare l’economia delle piattaforme
dentro al modello sociale Ue”, ha ribadito.
“Ottima direttiva Ue per le grandi piattaforme digitali. Chi
viene utilizzato come
dipendente (5/6 milioni) dovrà avere diritti adeguati. Tutti (28
milioni) potranno discutere come gli algoritmi definiscono i
compiti di ciascuno”, scrive su Twitter il commissario europeo
per l’Economia, Paolo Gentilon. “Più diritti sociali nell’Europa
digitale”, aggiunge il commissario. (ANSA).
Fonte Ansa.it