(ANSA) – NEW DELHI, 16 DIC – L’India festeggia la decisione
dell’Unesco che ieri ha iscritto il festival Durga Puja di
Calcutta nella lista del Patrimonio immateriale dell’umanità. Secondo il comunicato dell’agenzia delle Nazioni Unite, la festa
che si svolge ogni autunno nella capitale del Bengala
Occidentale, è la sola approvata su altre venti tradizioni
indiane candidate.
Il premier Modi ha salutato la decisione come “un momento
di orgoglio e gioia per ogni indiano”. “La Durga Puja di
Calcutta è un’esperienza che ognuno dovrebbe vivere nella vita”,
ha scritto su Twitter.
La governatrice dello stato Mamata Banerjee ha detto che “per
ogni bengalese Durga Puja è molto più che un festival, è
un’emozione che unisce. Siamo al culmine della gioia”.
Durante la settimana della manifestazione, che si svolge dal
sesto al decimo giorno di luna piena nel mese di Ashvin, il
sesto del calendario induista, normalmente verso fine ottobre,
le organizzazioni di tutto lo stato, allestiscono quasi 40 mila “altari” e cerimonie in onore della dea Durga, nota anche come
Khali. Solo a Calcutta gli eventi sono circa 2.500, con milioni
di persone che per cinque giorni sciamano giorno e notte nei
quartieri della città per rendere omaggio alla dea dalle molte
braccia, che cavalca una tigre, e visitare i “pandals”, gli
scenografici allestimenti, spesso costosissimi. Sono già 14 gli
eventi indiani iscritti nella lista del Patrimonio intangibile
dell’Unesco, compreso lo Yoga e il Kumbh Mela, il più grande
pellegrinaggio religioso del mondo, ammessi nell’elenco
rispettivamente nel 2016 e 2017. (ANSA).
Fonte Ansa.it