(ANSA) – PALERMO, 13 GEN – La start up siciliana ‘WeVoz’, di
Termini Imerese, specializzata in ‘vocal content’, ha lanciato
sul mercato un nuovo social network “made in Italy” interamente
dedicato alla voce wevoz.com, accessibile da tutti i browser ed
anteprima di una app. ‘WeVoz’ unisce la parola inglese “We”
(noi, inteso come comunità di persone) con la parola spagnola “Voz” (voce). Il valore della community è al centro: l’utente
può dar voce liberamente alla propria individualità, nel
rispetto delle differenze di pensiero e nei limiti di legge. Il
servizio gratuito di social networking arricchisce l’efficacia
del testo con la comodità dell’audio per offrire all’utente
un’esperienza interattiva, innovativa e ‘screenless’. Con
un’impostazione grafica chiara e facilmente fruibile, il nuovo
social audio ha una struttura essenziale che offre contenuti
diretti e accessibili da parte di tutti. È un twitter della voce
in cui la community può interagire tramite i “voz”, contenuti
vocali di breve durata che scorrono nella timeline tramite un
player automatico. Il sistema consente la riproduzione continua
dei contenuti offrendo all’utente la possibilità di essere
social senza utilizzare lo schermo e svolgendo altre attività. A
differenza di altre piattaforme, WeVoz è dotato di tecnologia ‘speech to text’: un modello proprietario e di ultima
generazione che consente di trascrivere simultaneamente il
messaggio audio. “WeVoz è un nuovo modo di essere social, di
comunicare e relazionarsi con gli altri in maniera sana senza
dover restare incollato ad uno schermo – spiega Christian Di
Sante, uno dei fondatori-. È il primo social che mette la vita
dell’utente al centro dell’intero progetto e guarda alla
community come obiettivo piuttosto che come strumento. A
differenza di altri social, su WeVoz non è l’algoritmo ad
incidere sulla viralità di un contenuto ma gli stessi utenti che
premiano i voz più apprezzati. E una piattaforma unica nel
panorama digital, un progetto ambizioso che nel 2022 coinvolgerà
vozzer, creators, aziende e utenti di tutte le età”, conclude.
(ANSA).
Fonte Ansa.it