(ANSA) – PECHINO, 26 GEN – La Cina è pronta a fornire aiuti
per 500 milioni di dollari ai Paesi dell’Asia centrale: è quanto
ha assicurato il presidente Xi Jinping che ieri ha incontrato in
modalità virtuale i leader di Kazakhstan, Kirghizistan,
Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan per celebrare il 30/esimo
anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici.
Xi ha affermato che la Cina “li sosterrà con forza
salvaguardando la sovranità, l’indipendenza e l’integrità
territoriale”, secondo quanto riferito dai media ufficiali,
illustrando i piani per l’invio di ulteriori 50 milioni di dosi
di vaccino contro il Covid.
I leader dell’Asia centrale hanno dichiarato che
parteciperanno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi
invernali di Pechino 2022, in programma il 4 febbraio.
Dei cinque Paesi, la priorità assoluta della Cina è il
Kazakhstan, il più grande vicino dell’Asia centrale, ricco di
risorse, ma finito sotto i riflettori per i disordini scatenati
dall’aumento dei prezzi del carburante.
Il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato lo stato di
emergenza nazionale il 5 gennaio, chiedendo lo stesso giorno
assistenza all’Organizzazione del Trattato di sicurezza
collettiva a guida russa. Le truppe, per lo più di Mosca, sono
arrivate nel Paese il 6 gennaio. Il messaggio di Xi a Tokayev,
con l’offerta di “supporto necessario al meglio della capacità
della Cina”, è arrivato il giorno dopo, rendendo opportuno –
secondo gli osservatori – un recupero di manovra. Il Kazakhstan condivide un confine di 1.700 km con la Cina,
in particolare la regione dello Xinjiang, sede della minoranza
musulmana uigura, finita nella stretta di Pechino. La Cina ha
reso prioritario garantire la stabilità in Kazakhstan, sia per
motivi economici sia per impedire agli estremisti islamici di
attraversare il confine con lo Xinjiang: gli investimenti cinesi
in Kazakhstan sono stati pari a 29,4 miliardi di dollari fino
alla fine del 2019 e vi operano più di 1.000 aziende cinesi.
(ANSA).
Fonte Ansa.it