(ANSA) – NEW DELHI, 27 GEN – Il leader del Partito del
Congresso indiano, Rahul Gandhi, ha criticato Twitter a
proposito di “strane attività” del suo account, e ha accusato il
gigante statunitense dei social di essere “complice
involontario” del governo nel limitare la libertà di
espressione.
In una lettera all’Amministratore delegato del social,
diffusa oggi dal partito, Gandhi segnala che i suoi follower
hanno smesso “inspiegabilmente” di crescere da agosto, passando
da centinaia di migliaia di nuovi seguaci al mese a quasi zero.
Il leader dell’opposizione afferma che fonti interne a
Twitter avrebbero ammesso “forti pressioni da parte del governo
per silenziare” la sua voce. “Il social”, scrive Gandhi, “ha
l’enorme responsabilità di non far sì che cresca l’autoritarismo
nel nostro Paese”.
Recentemente, la piattaforma ha fatto sapere che l’India è al
quarto posto tra nella classifica globale del numero di
richieste del governo di censura sui contenuti, dopo Giappone,
Russia e Turchia. L’account Twitter del premier indiano Narendra
Modi ha più di 75 milioni di seguaci: è uno dei politici più
seguiti al mondo. (ANSA).
Fonte Ansa.it