(ANSA) – MILANO, 28 GEN – L’Italia è il secondo paese in
Europa per violazioni del Gdpr, il regolamento europeo sulla
protezione dei dati personali entrato in vigore il 25 maggio del
2018. Lo sottolinea uno studio di Dla Piper, società che si
occupa di servizi legali, in occasione della Giornata europea
della protezione dei dati personali che cade oggi. E’ stata
istituita nel 2006 dal Consiglio d’Europa che ha scelto il 28
gennaio in ricordo dell’apertura dei lavori per la firma della
Convenzione 108 sul trattamento automatizzato dei dati a
carattere personale.
Stando al report, nel nostro Paese le violazioni (83
interventi dell’Autorità Garante, in testa c’è la Spagna con più
di 250 sanzioni, segue la Romania con 57), hanno portato a quasi
80 milioni di euro in sanzioni, il terzo numero più alto in
Europa dopo Lussemburgo e Irlanda, paesi nei quali si
concentrano le sedi dei giganti del digitale. In totale,
l’Europa ha affrontato multe per quasi 1,1 miliardi di euro nel
2021, per furto e violazione dei dati sensibili, un incremento
pari al 600% rispetto all’anno precedente. Uno dei settori più
colpiti è quello delle telecomunicazioni, con sanzioni che hanno
riguardato in particolare le modalità di trattamento dei dati
personali per attività di telemarketing e pubblicità. L’Italia
cresce a ritmo doppio rispetto alla media europea nel merito dei ‘data breach’, cioè le violazioni che comportano l’accesso, la
modifica, la cancellazione o la divulgazione non autorizzata dei
dati. In testa c’è la Germania, seguita da Paesi Bassi e
Polonia. “I dati sensibili sono un asset strategico ma in Italia
siamo ancora molto lontani dal creare una cultura del valore
della data compliance”, spiega Jacopo Tenconi, Gdpr Specialist
di Primeur, multinazionale italiana specializzata in data
integration. (ANSA).
Fonte Ansa.it