TikTok ha lanciato una serie di novità con cui intende rendere la piattaforma più sicura e inclusiva, in modo particolare per i minorenni. Sono quattro le aree di interesse su cui si è concentrata per apportare miglioramenti in termini di privacy e prevenzione delle minacce online: il controllo sulle sfide pericolose, l’approccio ai disordini alimentari, i contenuti proibiti, il monitoraggio delle attività criminali. Queste novità arrivano in concomitanza del Safer Internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita dalla Commissione Europea.
“Bufale su autolesionismo e suicidio vengono ora messe in evidenza con più dettagli in una categoria di policy separata, in modo che sia ancora più semplice per la nostra community familiarizzare con queste linee guida” spiega l’azienda. “Per aiutare la community a comprendere le sfide e restare al sicuro mentre si diverte, abbiamo lanciato insieme ai creator dei video, che invitano a seguire quattro passaggi utili quando valutano i contenuti online: fermati, pensa, decidi e agisci”.
Anche se TikTok rimuove già i post che promuovono i disordini alimentari, ora comincerà a censurare anche quelli su regimi alimentari non corretti. Una decisione presa dopo aver individuato la sponsorizzazione di diete e comportamenti poco sani, che possono turbare anche chi non ha un disordine alimentare diagnosticato. Tra i “nuovi” contenuti di odio che verranno eliminati dalla piattaforma, adesso ci sono il deadnaming e il misgendering, ossia l’ignorare l’identità di genere di una persona, oltre alla misoginia e alle terapie di conversione. Infine, l’ampliamento del monitoraggio sulla diffusione delle attività criminali, con l’apertura di centri specializzati a Washington, Dublino e Singapore.
Intanto la società rende noto che nel terzo trimestre del 2021 ha rimosso oltre 91 milioni di video in violazione delle regole della piattaforma, rappresentano però circa l’1% di tutti i video caricati. Di questi, il 95% è stato rimosso prima ancora di venire segnalato da un utente, l’88% prima di ricevere alcuna visualizzazione e il 93% entro 24 ore dalla pubblicazione.
Fonte Ansa.it