(ANSA) – MILANO, 10 FEB – Prima sentenza nel processo per il
disastro ferroviario di Pioltello, nel Milanese, nel quale il 25
gennaio 2018 in seguito al deragliamento del regionale
Cremona-Milano Porta Garibaldi morirono 3 persone e un centinaio
rimasero ferite.
Davanti alla quinta penale di Milano, oggi ha patteggiato 4
anni Ernesto Salvatore, allora responsabile del Nucleo
Manutentivo Lavori di Treviglio di Rete ferroviaria italiana,
tra i 10 imputati per disastro ferroviario colposo, omicidio
colposo, lesioni colpose e solo per alcuni “rimozione od
omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”. Il
processo per gli altri prosegue il 22 febbraio.
Il collegio (presidente Alessandra Clemente) ha ratificato il
patteggiamento, concordato tra accusa e difesa, riconoscendo
all’imputato le attenuanti generiche, perché incensurato,
equivalenti alle aggravanti e stabilendo per lui (presente in
aula) anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. E il
risarcimento per le spese legali per decine di parti civili. Una
precedente proposta di patteggiamento a 3 anni e mezzo per
Salvatore era stata respinta, per incongruità della pena, dal
gup Anna Magelli in udienza preliminare. Per gli altri imputati,
tra cui, oltre a Rfi anche responsabile civile, figurano l’ex ad
Maurizio Gentile, ora commissario straordinario per la messa in
sicurezza della A24 e A25, e altri ex dirigenti, dipendenti e
tecnici, il processo, scaturito dall’inchiesta dei pm Maura
Ripamonti e Leonardo Lesti, proseguirà il 22 febbraio sempre
davanti alla quinta penale (presidente del collegio Luisa
Savoia). (ANSA).
Fonte Ansa.it