(ANSA) – MILANO, 14 FEB – Il perdurare della carenza di
semincoduttori ha messo in crisi non solo i produttori di
dispositivi hi-tech ma anche gli appassionati di conio di
criptovaluta. Processori e schede grafiche non di ultima
generazione rendono più difficile il “mining” e il processo di
conversione di calcoli matematici in bitcoin e simili. Per
questo, uno dei giganti nel settore hi-tech, Intel, ha deciso di
dedicarsi alla realizzazione di microprocessori specifici per il
conio, così da allargare il mercato e accontentare i clienti. In
una recente lettera diffusa da Raja Koduri, esponente della
compagnia, vi è l’indicazione su come Intel intende cambiare
passo per lavorare su chip più piccoli ed efficienti, pensati
per il mining e il metaverso. La piattaforma, secondo Koduri,
sarà il risultato delle ultime scoperte in tema semiconduttori,
tale da permettere una costruzione su una porzione minima di
silicio e non impattare sulla carenza di fornitura attuale. Il
nuovo progetto di Intel dovrebbe iniziare entro la fine
dell’anno e porterà, stando alle strategie del gruppo, a
innovare il segmento dei chip, portandolo verso la dotazione di
hardware più potente, necessario a far girare i mondi 3D del
metaverso, senza dimenticare la sostenibilità e l’impatto
ambientale. “Siamo consapevoli del fatto che alcuni progetti
richiedano un’enorme quantità di potenza di calcolo, che
purtroppo si traduce in un’immensa quantità di energia” ha
affermato Koduri. “I nostri clienti necessitano di soluzioni
scalabili e sostenibili, motivo per cui stiamo concentrando gli
sforzi sviluppando le tecnologie informatiche più efficienti dal
punto di vista energetico su larga scala”. A fine gennaio, Meta
di Mark Zuckerberg aveva presentato AI Research SuperCluster, il
quinto computer più veloce al mondo per l’elaborazione dei dati,
dedicato proprio al metaverso. (ANSA).
Fonte Ansa.it