(ANSA) – ROMA, 14 FEB – Che tipo di dibattito possiamo
incoraggiare sul paesaggio urbano e sulle economie sostenibili?
E che ruolo può giocare l’arte nella costruzione di un mondo
migliore? Parte dalle ferite dell’attualità, dal disastro
ambientale alla pandemia fino alle migrazione e ai venti di
guerra in Europa e prova a rispondere a domande quanto mai
contingenti “Storia della notte e Destino delle comete”,
l’installazione site specific di Gian Maria Tosatti, l’artista
chiamato dal curatore Eugenio Viola a raccontare l’Italia alla
prossima Biennale, che si apre il 23 aprile a Venezia. “Un
titolo evocativo che si riferisce proprio al nostro presente
incerto”, spiega Viola che con Tosatti, classe 1980, vanta oltre
dieci anni di amicizia e collaborazione. Quello che ci aspetta
in laguna è quindi un Padiglione Italiano “fortemente
immersivo”, dice, articolato in due atti, come un’opera
teatrale e “che narra del difficile equilibrio tra Uomo e
Natura, tra sviluppo sostenibile e territorio , tra etica e
profitto”, in grande sintonia, quindi, con il progetto
complessivo della Biennale firmata da Cecilia Alemani.
Tosatti cita il Pasolini dell’editoriale sulla scomparsa delle
lucciole – era il 1975 e già allora crisi economica e crisi
ambientale erano temi all’ordine del giorno – per poi tornare
all’oggi con Russia e Ucraina sull’orlo di una guerra: “sono
passati 50 anni e siamo ancora impegnati sugli stessi temi, non
ci stiamo evolvendo”. Poi ricorda Anna Maria Ortese e il suo
impulso all’ottimismo, “disegnare una via d’uscita dal buio è un
dovere di ferro”, dice ricordandone le parole. Ecco quindi che
nel suo progetto, spiega, ci sarà il racconto di una notte, ovvero del fallimento del sogno del boom economico, ma anche un
secondo atto di speranza che si conclude con “un finale che
indica una via di evoluzione”. “Parlo di quello che non siamo
riusciti a diventare fino ad oggi e di quello che dovremo
diventare”, dice. Senza fare la morale, però, “perché non è
questo il compito dell’arte”. Il ministro Franceschini, applaude
(“Sarà un Padiglione italiano all’insegna della creatività e
dell’innovazione “) così come il presidente della Biennale
Roberto Cicutto che ne sottolinea il titolo cinematografico.
(ANSA).
Fonte Ansa.it