Come utilizzare Google Assistant

Con il lancio in Italia del Google Pixel 2 XL, l’azienda di Mountain View ha fatto partire il rilascio ufficiale anche di Google Assistant in italiano, l’assistente personale che ha sostituito Google Now. L’assistente personale è entrato in un mercato che vedeva già la presenza di concorrenti piuttosto agguerriti: Siri sui dispositivi Apple, Cortana su quelli Windows, mentre Alexa è l’intelligenza artificiale sviluppata da Amazon.

Ma negli ultimi anni tutti i produttori di smartphone hanno cercato di realizzare un assistente personale da inserire all’interno dei dispositivi: Samsung ha lanciato Bixby, mentre HTC ha integrato all’interno dei propri dispositivi Edge Sense. L’obiettivo è quello di fornire agli utenti un servizio in più, la possibilità di effettuare delle ricerche utilizzando semplicemente la propria voce. Anche se in realtà il vero obiettivo è quello di raccogliere dati sulle abitudini degli utenti per perfezionare le risposte che l’assistente personale gli fornisce.

Non è un caso che l’azienda di Mountain View per Google Assistant abbia utilizzato il claim pubblicitario “più lo utilizzi, più diventa intelligente”. Se all’inizio Google Assistant poteva sembrare sembrare una bella copia di Google Now, con il tempo, grazie al machine learning, l’assistente virtuale è diventato sempre più smart e proattivo. Il rilascio di Google Assistant è partito il 15 novembre 2017 e pian piano è arrivato su tutti gli smartphone e tablet Android con una versione del sistema operativo 6.0 o superiore (in parole semplice è necessario avere sul dispositivo almeno Android Marshmallow).

Inoltre, per far funzionare al meglio l’assistente personale, lo smartphone o il tablet devono avere almeno 1,5GB di RAM, uno schermo con risoluzione 1280×720 pixel (display HD), app Google alla versione 6.13 (rilasciata ad inizio 2017) e Google Play Services (presente di default su tutti gli smartphone del robottino verde).

Per gli smartwatch, invece, è necessario che abbiano installato il sistema operativo Android Wear 2.0 (o Wear OS, secondo la nuova denominazione) o successivo e che siano accoppiati a un cellulare o tablet con Android 4.3 o superiore. Google Assistant è disponibile anche sugli assistenti per la casa (Google Home e Google Home Mini, Google Nest Audio, Nest Hub, Nest Mini ). Inoltre, nonostante non sia nativa, l’app Assistente Google può essere installata anche su iPhone e iPad con iOS 10 o versioni successive.

Cosa è Google Assistant

Google Assistant (Assistente Google, nell’app italiana), come si può intuire dal nome, è un assistente personale per smartphone Android. È andato a sostituire Google Now su tutti i dispositivi del robottino verde che integrano una versione di Android da Marshmallow in poi (Android 6.0), 1,5GB di RAM e un display con una risoluzione almeno di 1280×720 pixel.

L’assistente personale aiuta l’utente a effettuare le ricerche vocali, che si rivelano molto utili soprattutto quando si è alla guida o si sta camminando per strada. Dal comunicato di Google, l’assistente è disponibile in Italia dal 1 dicembre 2017, ma il rilascio è iniziato dal 15 novembre 2017, data di uscita in Italia del Google Pixel 2 XL.

Con Google Assistant è possibile fare di tutto: chiedere le previsioni del meteo, chiamare un contatto presente sulla rubrica telefonica, mostrare sullo schermo gli appuntamenti della giornata e scoprire cosa ci sarà in serata in tv. Rispetto agli esordi, gli “scambi” vocali con Google Assistant si sono evoluti, consentendo di ricevere assistenza, informazioni e suggerimenti anche in situazioni più complesse se paragonate a quelle del passato.

A differenza che nel suo predecessore Google Now, in Google Assistant l’azienda di Mountain View ha inserito anche dei simpatici easter egg: per alcune ricerche risponderà in modo divertente intonando delle canzoncine o recitando alcune parti di film famosi. Ma non chiedete di Siri, potrebbe rispondere che si tratta di una bella ragazza, ma non quanto Google Assistant.

Come funziona Google Assistant

Per attivare Google Assistant basta un tocco prolungato sul tasto home, aspettare che compaia sullo schermo l’interfaccia dell’assistente personale e fare una domanda. In pochissimi secondi Google Assistant risponderà tramite un messaggio vocale o mostrando un link dal proprio motore di ricerca.

L’assistente personale sfrutta l’enorme database di Google Search per mostrare le migliori risposte possibili, ma con il tempo diventerà sempre più autonomo e mostrerà risultati pensati appositamente per l’utente (sfruttando anche la geolocalizzazione).

Far riconoscere la propria voce a Google Assistant

voce google assistant

Avviare Google Assistant utilizzando la propria voce è sicuramente una delle funzionalità più utili dell’assistente personale. Ma per poter interagire con Google Assistant è necessario salvare la propria voce all’interno dell’applicazione.

Solitamente la registrazione viene effettuata al primo avvio di Google Assistant, ma non è detto che vada a buon fine. Se si vuole registrare la propria voce una seconda volta, basta entrare all’interno delle Impostazioni e seguire la procedura guidata.  

Lanciamo Google Assistant e premiamo in alto a destra su Esplora. Nella nuova finestra che si aprirà si dovrà premere sull’icona in alto a destra con tre puntini verticali e poi su Impostazioni. A questo punto bisogna cliccare su Telefono (all’interno della sezione Dispositivi) e poi su Modello vocale. Premendo su Reimposta modello vocale, potremo nuovamente registrare la nostra voce

Cambiare la voce a Google Assistant

cambiare voce google assistant

Stufi dell’asettica voce maschile che ci accompagna fin dall’inizio su Google Assistant? Non preoccupatevi, grazie a un semplice trucco è possibile cambiarla scegliendo tra quelle proposte dall’azienda di Mountain View.

Cambiare la voce a Google Assistant è molto semplice: per prima cosa è necessario lanciare l’assistente personale e poi premere sull’icona e poi premere sull’icona “Esplora” in alto a destra. A questo punto si aprirà una nuova pagina e si dovrà premere sull’icona con tre puntini verticali presente nell’angolo in alto a destra e poi selezionare Impostazioni.

Nella nuova finestra che si aprirà, si dovrà cliccare su Preferenze e poi su Voce dell’assistente. A questo punto si aprirà una scheda con sei-sette voci differenti e potremo scegliere quella che più ci piace.

I trucchi per utilizzare al meglio Google Assistant

google assistant

Google Assistant offre un buon numero di comandi a disposizione degli utenti. È possibile chiedere all’assistente personale di avviare un po’ di musica (lo smartphone apre l’applicazione Google Play Music), che tempo fa, di impostare la sveglia, impostare un promemoria o di visualizzare sullo schermo il procedimento per realizzare un piatto.

Per sfruttare al meglio Google Assistant è necessario effettuare delle ricerche chiare e concise, in modo che l’assistente personale mostri delle risposte esatte.

Fonte Fastweb.it

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