(ANSA-AFP) – ROMA, 03 MAR – Continua l’isolamento tecnologico
di Mosca. Il gigante dello streaming musicale Spotify ha
dichiarato di aver chiuso i suoi uffici in Russia e di aver
rimosso dal suo servizio i contenuti sponsorizzati dallo stato
russo. La mossa è arrivata in risposta all ‘”attacco non
provocato contro l’Ucraina”, ha affermato la società in una
nota, aggiungendo di aver adottato diverse misure.
“Abbiamo chiuso il nostro ufficio in Russia fino a nuovo
avviso”, ha affermato la società con sede a Stoccolma, quotata
alla Borsa di New York. Inoltre, il gigante dello streaming ha
affermato di aver esaminato “migliaia di episodi di podcast
dall’inizio della guerra” e di aver limitato la capacità degli
utenti di trovare podcast di proprietà e gestiti da organi di
informazione legati allo stato russo. Spotify ha affermato che
all’inizio della settimana aveva rimosso tutti i contenuti dalle
testate giornalistiche sponsorizzate dallo stato russo RT e
Sputnik all’interno dell’Unione Europea e in altri mercati. Ma
manterrebbe il suo servizio aperto agli utenti russi. “Riteniamo
che sia della massima importanza che il nostro servizio sia
disponibile in Russia per consentire un flusso globale di
informazioni”, ha affermato Spotify. (ANSA-AFP).
Fonte Ansa.it