(ANSA) – ROMA, 07 MAR – L’occupazione dei posti in terapia
intensive da parte di pazienti Covid-19, in Italia, è ferma al
6%, a fronte del 28% che si registrava esattamente un anno fa.
E’ stabile anche, al 14%, la percentuale di posti letto in area
non critica che, un anno fa, di questi tempi, era più del doppio
e, con un trend in crescita, toccava il 32%. Lo indicano i dati
del monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari
regionali (Agenas), aggiornati al 6 marzo 2022, confrontati con
quelli del 6 marzo 2021.
Nel dettaglio, attualmente, la percentuale di posti letto in
terapia intensiva occupati da pazienti con Covid cresce a
livello giornaliero solo in Liguria (8%) e Lombardia (5%),
mentre cala in 5 regioni: Abruzzo (al 7%), Campania (5%), Friuli
Venezia Giulia (6%), Marche (7%), Sicilia (7%). Il tasso di
occupazione delle intensive e’, invece, stabile in 14:
Basilicata (1%), Calabria (8%), Emilia Romagna (8%), Lazio
(10%), Molise (al 5%), Pa Bolzano (2%), Pa Trento (3%), Piemonte
(5%), Puglia (6%), Sardegna (13%), Toscana (18%), Umbria (6%),
Valle d’Aosta (6%) e Veneto (4%). Per quanto riguarda
l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (detta ‘non critica’) da parte di pazienti con Covid-19, a livello
giornaliero, la percentuale scende in 8 regioni: Abruzzo (al
21%), Basilicata (23%), Lazio (17%), Liguria (14%), Pa Trento
(10%), Sicilia (23%), Umbria (20%), Valle d’Aosta (8%). Il tasso
e’ stabile, infine, in 13: Calabria (al 24%), Campania (14%),
Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lombardia
(8%), Marche (16%), Molise (15%), Pa di Bolzano (13%), Piemonte
(10%), Puglia (19%) Sardegna (20%), Toscana (14%) e Veneto (8%).
(ANSA).
Fonte Ansa.it