(ANSA) – MILANO, 08 MAR – Ci sarebbe il gruppo Lapsus$, lo
stesso che giorni fa ha violato le reti informatiche di Nvidia,
dietro il nuovo attacco hacker ai danni di Samsung. Il colosso
coreano ha confermato con una nota il furto di 190 gigabyte di
dati, privi di informazioni sensibili sugli utenti. “Di recente
siamo stati informati dell’esistenza di una violazione della
sicurezza relativa ad alcuni dati interni dell’azienda.
Immediatamente dopo aver scoperto l’incidente, abbiamo
rafforzato il nostro sistema di sicurezza” spiega la società.
“Secondo la nostra analisi iniziale, la violazione riguarda
alcuni codici sorgente relativi al funzionamento dei dispositivi
Galaxy, ma non include le informazioni personali dei nostri
consumatori o dipendenti. Al momento, non prevediamo alcun
impatto sulla nostra attività o sui nostri clienti. Abbiamo
implementato misure per prevenire ulteriori incidenti di questo
tipo e continueremo a servire i nostri clienti senza
interruzioni” . Nello specifico, la violazione ha permesso di
ottenere vari tipi di codice, tra cui quelli inerenti l’area
TrustZone di Samsung, considerata sicura e inviolabile. Al suo
interno sono presenti elementi cardine per la gestione della
sicurezza di software e applicazioni. I 190 gigabyte di dati
rubati sono stati pubblicati interamente online. Tra le altre
informazioni contenute nei pacchetti sottratti, anche parte del
codice sorgente che un partner come Qualcomm condivide con
Samsung per la fornitura dei propri prodotti e per
l’integrazione di questi negli ecosistemi dell’azienda. (ANSA).
Fonte Ansa.it