(ANSA) – ROMA, 10 MAR – “Così come avvenuto per contrastare
le drammatiche conseguenze di carattere economico e sociale
derivanti dal diffondersi della pandemia da COVID-19, la
risposta dovrebbe concretizzarsi nell’adozione di un Energy
Recovery Fund, finanziato dal debito pubblico europeo comune: è
questa, a mio modo di vedere, la soluzione preferibile, forse
l’unica, per fronteggiare una situazione inedita e straordinaria
di vertiginoso aumento dei prezzi”. E’ quanto ha illustrato il
ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli
nell’informativa al Consiglio dei ministri sull’impatto della
guerra in Ucraina sull’economia italiana.
“E’ in discussione – ha aggiunto Patuanelli nell’informativa –
la natura del mercato unico UE. Il potenziale proliferare di
limitazioni al commercio internazionale da parte dei Paesi
dell’area ex-sovietica e di alcuni dei Paesi membri della UE –
ha detto – potrebbe compromettere non solo il mercato degli
approvvigionamenti europei ma la stessa natura del mercato
unico, caposaldo – finora indiscusso – della UE”.
Patuanelli, ha poi ricordato i dati del mercato
agroalimentare e dell’export, sottolineando che l’ Ucraina ha
fornito il 3% del frumento tenero e 13% del mais.
“Tra i nostri fornitori, ha detto, l’Ucraina, nel 2021, ha
fornito il 3% delle importazioni di frumento tenero e il 13% di
mais mentre la quota dell’Ungheria è, rispettivamente, del 23% e
del 32%. La diversificazione dei mercati di approvvigionamento –
ha proseguito – è in gran parte possibile e implica il dover
ricorrere, in primo luogo, ad altri Paesi europei, come ad
esempio Francia e Germania per quanto riguarda il frumento
tenero”. Per il mninistro altre diversificazioni vanno fatte su
mais, olio di girasole, fertilizzanti, panelli di estrazione di
olio di girasole. “L’aumento generalizzato di quasi tutte le
materie prime e dei costi energetici – ha concluso – sta
progressivamente erodendo la redditività dell’attività
economica: il settore agroalimentare non riesce più a
redistribuire gli aumenti lungo la filiera produttiva”. (ANSA).
Fonte Ansa.it