(ANSA) – MILANO, 14 MAR – Da quando Apple ha ridotto la
confezione di vendita degli iPhone, eliminando dal suo interno
il caricatore a muro e gli auricolari, ha ottenuto ricavi extra
pari a circa 6 milioni di euro. Lo dicono gli analisti di Ccs
Insight, che hanno rapportato il minor costo, per il produttore,
degli accessori mancanti per il numero di iPhone venduti. Gli
esperti ritengono che il colosso americano, risparmi in media 32
euro per ogni smartphone venduto dal 2020, anno in cui è partita
la nuova politica commerciale. Una somma a cui si dovrebbe
aggiungere, per Ccs Insight, quella relativa all’acquisto di
alimentatori e auricolari come gadget separati, per una spesa
ulteriore di 25 euro e 19 euro rispettivamente a persona. Ben
Wood, analista capo di Ccs Insight, ha spiegato al Daily Mail: “Apple è il leader di mercato nel settore della telefonia, anche
nel portare avanti strategie di sostenibilità. Va in questa
direzione la rimozione di caricabatterie e cuffie che,
ovviamente, comportano anche un certo risparmio sui costi di
produzione”. Da quando ha annunciato la mossa, nell’ottobre del
2020 con gli iPhone 12, Apple ha venduto, secondo gli analisti,
oltre 190 milioni di telefonini in tutto il mondo. I guadagni
totali derivanti dalla rimozione di presa a muro e auricolari,
oltre alla riduzione dei costi di spedizione, raggiungerebbero i
6 milioni di euro, con un’ulteriore stima di 267 milioni di euro
derivanti dalla vendita di accessori extra. Qualche giorno fa,
la Mela ha svelato due nuove varianti di colore verde per gli
iPhone 13. Stando agli esperti di settore, un chiaro rimando al
corso “green” intrapreso dall’azienda, che proprio grazie alla
riduzione della confezione degli smartphone ha tagliato,
complessivamente, oltre 2 milioni di tonnellate di emissioni di
carbonio, equivalenti alla rimozione di 500.000 auto all’anno
dalle strade. (ANSA).
Fonte Ansa.it