(ANSA) – ROMA, 16 MAR – I servizi di sicurezza ucraini (Sbu)
affermano di aver intercettato e arrestato un hacker che stava
fornendo assistenza tecnica ai russi in Ucraina: ha trasmesso
comandi e istruzioni alle truppe russe e inviato messaggi di
testo a ufficiali ucraini con proposte di arrendersi e
schierarsi con gli occupanti. In breve, l’hacker sfruttava le
reti telefoniche ucraine per facilitare le comunicazioni
militari russe. Lo riferisce un’inchiesta di Vice.
“All’inizio dell’invasione – spiega la testata online,
riprendendo un lancio di Interfax – gli operatori di
telecomunicazioni ucraini hanno impedito ai telefoni con numeri
russi e bielorussi di connettersi alle loro reti. In risposta,
le truppe russe hanno iniziato a rubare reti telefoniche ai
cittadini ucraini”. Questo perchè, con il prolungarsi del
conflitto e la distruzione di reti di comunicazioni 3G e 4G
locali, le truppe russe hanno ridotto la propria capacità di
utilizzare telefoni crittografati che rendono più sicure le
comunicazioni. L’hacker in questione usava una scatola sim che
faceva da ponte tra le reti mobile e i telefoni dei comandanti
russi. Con comunicazioni meno sicure, i servizi di intelligence
ucraini sono stati in grado di intercettare comunicazioni
sensibili e in alcuni casi di diffonderle, come è successo con i
rapporti sulla morte del generale russo Vitaly Gerasimov. “Una
cosa del genere non è mai stata fatta – spiega Cathal McDaid,
manager della società di sicurezza AdaptiveMobile – l’uso di un
hacker è una conseguenza di ciò che l’Ucraina ha effettivamente
costretto a fare la Russia a causa delle misure di sicurezza
senza precedenti che gli operatori mobile ucraini hanno messo in
atto”. (ANSA).
Fonte Ansa.it