Circa 20 popolari servizi Vpn, i software che permettono di connettersi ad una rete privata per aggirare la censura e connettersi a siti e app vietate, sono stati bloccati in Russia. Roskomnadzor, l’ente per le comunicazioni di Mosca, intende continuare questo lavoro di blocco preventivo, stando a quanto affermato dal presidente del Comitato della Duma di Stato per la politica dell’informazione, Alexander Khinshtein, e riportato da Interfax. Dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’Ucraina, all’8 marzo, gli analisti di SensorTower avevano individuato un picco del 1.500% di download di servizi Vpn per Android e iOS in Russia, rispetto ai 13 giorni antecedenti l’attacco.
“Il Roskomnadzor funziona, le Vpn vengono bloccate ogni giorno, non è un compito così semplice ma sta andando avanti” ha affermato Alexander Khinshtein durante una discussione sulle restrizioni imposte in Russia ai social media di proprietà di Meta, Facebook e Instagram. “Chiunque continui a utilizzare queste reti social, in un modo o nell’altro sta usando una Vpn, un sistema di bypass del routing su internet”. L’11 marzo, dopo la notizia della Reuters sulla sospensione temporanea della censura da parte di Facebook e Instagram in merito a post violenti contro soldati russi, Putin e il presidente bielorusso Lukashenko, l’ufficio del procuratore generale russo ha intentato una causa per etichettare Meta come organizzazione estremista e vietarne le attività in Russia. Le Vpn, oltre a mascherare il reale indirizzo internet di un utente, simulano anche una posizione geografica differente rispetto a quella effettiva. In questo modo chi naviga dalla Russia può accedere a siti e servizi altrimenti bloccati o rallentati.
Fonte Ansa.it