(ANSA) – ROMA, 25 MAR – Milioni di mascherine irregolari e
pericolose per la salute. Dispositivi di protezione acquistati
dalla Cina nel corso della prima, drammatica, ondata della
pandemia. Un “affare” da 1,25 mld di euro che potrebbe costare
un processo all’ex commissario straordinario per l’emergenza
Covid, Domenico Arcuri.
La Procura di Roma ha, infatti, chiuso le indagini
dell’inchiesta sull’acquisto di oltre 800 milioni di mascherine,
effettuate con l’intermediazione di alcune imprese italiane.
Oltre all’allora numero uno della struttura commissariale
rischiano il rinvio a giudizio altre 11 persone. Tra loro
l’imprenditore Mario Benotti, cui è contestato il traffico di
influenze illecite, e Antonio Fabbrocini, responsabile unico del
procedimento per la struttura commissariale accusato di frode
nelle pubbliche forniture, falso e abuso d’ufficio.
I magistrati di piazzale Clodio hanno fatto cadere per
Arcuri le accuse di corruzione e peculato. Sul punto il manager
esprime “soddisfazione” e, commentando la notifica della
chiusura dell’indagine, afferma che ora potrà “esercitare
finalmente il mio diritto alla difesa in relazione alla
residuale ipotesi di abuso d’ufficio”. (ANSA).
Fonte Ansa.it