(ANSA) – MILANO, 13 APR – Secondo un’analisi degli esperti di
sicurezza di Trend Micro, l’Italia è uno dei paesi al mondo più
colpiti dagli attacchi ransomware. A gennaio, il nostro Paese è
stato il terzo per numero di attacchi, con un 4,84% sul totale
di 785.000. L’Italia è preceduta solo da Stati Uniti (31,60%) e
Francia (5,94%) ed è al pari dell’India (4,83%). A febbraio la
percentuale italiana è scesa leggermente, al 3,55% su 1.184.000
di attacchi ransomware a livello globale, preceduta da Stati
Uniti (24,81%), Turchia (9,76%), Giappone (8,96%), Russia
(5,98%), India (4,63%) e Olanda (3,82%). Solo qualche settimana
fa, parte della rete informatica di Rfi, società del gruppo di
Ferrovie dello Stato che si occupa delle infrastrutture, era
stata colpita da un ransomware che aveva bloccato macchine self
service e biglietterie nelle stazioni. Ma i casi iniziano ad
essere tanti: lo scorso settembre, un ransomware aveva bloccato
il sistema informatico dell’Ospedale San Giovanni di Roma mentre
un mese dopo era toccato alla Siae e alla storica azienda
produttrice di snack, San Carlo. Nella ricerca di Trend Micro si
evince come i settori più colpiti dai ransomware in Italia siano
la produzione, la Pubblica Amministrazione e i servizi
finanziari. Per quanto riguarda i malware, nei mesi di gennaio e
febbraio l’Italia è stata colpita da oltre 17 miliardi di
attacchi totali (17.707.911). I dati sono frutto delle analisi
della Smart Protection Network, la rete di intelligence globale
di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna
costantemente il database online relativo agli incidenti cyber.
La Smart Protection Network è costituita da oltre 250 milioni di
sensori e blocca una media di 65 miliardi di minacce all’anno.
Nel 2021, l’attività ha toccato la cifra record di 94 miliardi
di attacchi fermati. (ANSA).
Fonte Ansa.it