(ANSA) – ROMA, 29 APR – Belfast di Kenneth Branagh si
aggiudica il David come Miglior film internazionale. Lo annuncia
Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia
del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con
il Consiglio direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo
Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis,
Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro,
Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti. Il riconoscimento
sarà assegnato martedì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di
premiazione in diretta in prima serata su Rai 1 dagli studi di
Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti affiancato da
Drusilla Foer.
Girato in bianco e nero, Belfast mostra il sanguinoso
conflitto nordirlandese tra cattolici e protestanti attraverso
gli occhi di Buddy, un bambino di 9 anni circondato dall’affetto
della sua famiglia in una città sconvolta da scontri e violenza.
Sarà proprio il giovane protagonista del film, Jude Hill, già
vincitore del Critics’ Choice Award, a ritirare il
riconoscimento. Jude Hill, 11 anni, non è il primo giovane interprete a
calcare il palcoscenico del David. Nel 1967, Stefano Colagrande
e Simone Giannozzi ricevono il David Speciale per la loro
interpretazione in Incompreso di Luigi Comencini, mentre nel
1974, a soli dieci anni, Tatum O’Neal è la Miglior attrice
straniera per Paper Moon di Peter Bogdanovich. Nel 1992, è la
volta di Giuseppe Ieracitano e Valentina Scalici (David Speciale
per Il Ladro di bambini di Gianni Amelio); l’anno successivo,
Alessia Fugardi, nominata come Migliore attrice non protagonista
per il film Il grande cocomero di Francesca Archibugi, riceve in
regalo il David vinto da Marina Confalone (Miglior attrice non
protagonista per Arriva la bufera di Daniele Luchetti) con
l’augurio di un buon futuro per il cinema italiano. Nel 2009,
Greta Zuccheri Montanari è candidata come Miglior attrice
protagonista per L’uomo che verrà di Giorgio Diritti; infine,
nel 2021, la giovane Emma Torre ritira il premio per la Miglior
sceneggiatura originale di Figli di Giuseppe Bonito, che
l’Accademia ha assegnato al padre Mattia scomparso nel luglio
del 2019. (ANSA).
Fonte Ansa.it