(ANSA) – MILANO, 02 MAG – Apple torna a far parlare dei suoi
visori di realtà aumentata e virtuale con un paio di brevetti
che l’azienda ha ottenuto dall’ufficio di competenza degli Stati
Uniti. Come scoperto dal sito Patently Apple, Apple ha ricevuto
la licenza per un primo brevetto che permette ad un dispositivo
di montare una finitura a specchio per le lenti, così da passare
dalla visione di contenuti tridimensionali a quelli
dell’ambiente fisico circostante. Un’opzione che darebbe agli
occhiali modo di diventare un oggetto non solo per gli amanti
della tecnologia ma per la massa, sopratutto in vista del lancio
del metaverso, scenario dal quale oggi Apple sembra esclusa. Un
secondo documento si riferisce invece al supporto, per un
apparecchio con schermi digitali, alla ricarica wireless. Il
metodo permetterebbe agli eventuali visori di essere alimentati
tramite una base e senza l’ausilio di cavetti, in maniera simile
a quanto accade oggi con i caricatori per smartphone e
smartwatch, che sfruttano la tecnologia senza fili per passare
l’energia tramite l’aggancio su una basetta. Non è nemmeno da
escludersi, visto il brevetto, che per ricevere energia gli
occhiali possano beneficiare di un sistema di alimentazione
magnetico, che consenta di collegare ad una porta sul dorso un
filo sottile e lungo, così da continuare a usare l’accessorio
durante la ricarica. Una possibilità che per gli esperti si
porrebbe come necessaria vista la volontà di Apple di realizzare
un gadget che sia leggero e alla moda, quindi con un ingombro
della batteria ridotto al minimo. Nonostante le voci su una
difficoltà di finalizzazione dei “Glass”, a fine febbraio Apple
e i suoi partner avevano portato gli occhialini fuori dalla
cosiddetta “convalida ingegneristica in seconda fase” (EVT 2),
che garantisce che le unità soddisfino gli obiettivi di
funzionalità e sicurezza prefissati. Questo farebbe ben sperare
per un lancio, in quantità limitate e selezionate, entro il
2023, magari con un primo assaggio del sistema operativo rOs
(“Reality Os”) già alla conferenza per sviluppatori di giugno,
la Worldwide Developer Conference. (ANSA).
Fonte Ansa.it