(ANSA) – ROMA, 04 MAG – Torna a scendere la curva dei
ricoveri Covid. Smaltito l’effetto Pasqua che la settimana
scorsa aveva portato a una inversione di tendenza con un lieve
rialzo del 3,5%, nella settimana 26 aprile/3 maggio il numero
delle ospedalizzazioni si è ridotto del 5,7%. È quanto emerge
dalla rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione
Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso).
A diminuire nell’ultimo monitoraggio sono stati sia i ricoveri
nei reparti ordinari per l’assistenza Covid (-5,7%) sia il
numero dei pazienti nelle rianimazioni (-7,5%).
Persiste, afferma Fiaso, una quota consistente, pari al 20%, di
pazienti no vax nelle rianimazioni: hanno in media 75 anni e nel
100% dei casi sono affetti da altre patologie. Un dato che desta
preoccupazione soprattutto perché, dall’analisi dei casi
presenti nelle terapie intensive, emerge come a non godere della
protezione vaccinale siano per lo più soggetti anziani e con
comorbidità: proprio coloro che, invece, sono più a rischio di
conseguenze gravi del Covid.
“Dopo la piccola scossa di assestamento di una settimana fa,
dovuta molto prababilmente a un allentamento delle attenzioni
durante le festività pasquali, negli ospedali siamo tornati a
una fase di sostanziale stabilità con una tendenza al
miglioramento – commenta Giovanni Migliore, presidente di Fiaso
-. Dal primo maggio sono cadute molte restrizioni, ma occorre
continuare ad avere molta prudenza soprattutto se si vive
accanto a soggetti fragili. Ormai, infatti, il 100% dei pazienti
delle terapie intensive presenta comorbidità rilevanti, questo
detta indicazioni molto precise: la necessità di un’adeguata
copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta
tempistica, inclusa la somministrazione della quarta dose e
soprattutto il recupero dei non vaccinati con fragilità”. In
particolare, conclude Migliore, “osservare come i no vax
attualmente presenti in terapia intensiva siano anziani e malati
è un segnale preoccupante che spinge le aziende sanitarie e
ospedaliere a continuare nell’ultimo miglio della campagna
vaccinale per quei soggetti che sono ancora sprovvisti della
copertura”. (ANSA).
Fonte Ansa.it