(ANSA) – BUENOS AIRES, 11 MAG – Almeno 148 persone sono morte
negli ultimi giorni nella regione a nord di Port-au-Prince,
capitale di Haiti, a causa di un’ondata di violenze scatenata
dalla criminalità locale. Lo ha reso noto la Rete nazionale di
difesa dei diritti umani haitiana (Rnddh).
In una conferenza stampa ieri, riferisce l’agenzia di stampa
cubana Prensa latina, la ong ha precisato che la cifra riguarda
il periodo fra il 24 aprile ed i primi giorni di maggio e che
fra le località più colpite, con 95 vittime fatali, sono.Butte
Boyer, Mrécage, Corridor Djo e Santo 2. Qui 17 cadaveri sono
stati bruciati e altri 30 sepolti in fosse comuni.
La Rnddh ha criticato la debole risposta delle forze
dell’ordine e stigmatizzato che le bande criminali (Mawozo 400 e
Chen Mechan) hanno agito con incredibile violenza, decapitando
persone e uccidendole a sangue freddo.
Nella regione che raccoglie queste città, chiamata Pianura
del Cul de Sac dove almeno 9.000 persone hanno abbandonato le
loro case, ha infine indicato la ong, sono stati causati gravi
danni materiali, con l’incendio di 81 edifici e 57 veicoli.
Nelle ultime ore la polizia nazionale haitiana ha assicurato
di avere ripreso il controllo del territorio, anche se la
popolazione mantiene un atteggiamento prudente, riducendo al
minimo gli spostamenti. (ANSA).
Fonte Ansa.it