(ANSA) – ROMA, 12 MAG – Dando per scontato che Tom Cruise non
invecchia mai per l’invidia di tutti e che non va neppure in
pensione l’epica americana nella sua forma pi pura – ovvero
mascelle volitive, muscoli, onore, coraggio e senso della patria
– allora benvenuti a TOP GUN: MAVERICK, film diretto da Joseph
Kosinski e sequel dello storico Top Gun del 1986, interpretato
ancora una volta dall’inossidabile Cruise nel ruolo di Pete “Maverick” Mitchell. Chi è davvero il protagonista del film in
sala dal 25 maggio con Eagle e fuori concorso al festival di
Cannes? È quello di 36 anni prima, ovvero un coraggioso e
scapestrato pilota di caccia, anarchico per natura (come ricorda
l’appellativo Maverick), amante di aerei e motociclette di cui
ha una collezione con prestigiosi pezzi d’epoca. Non solo, come
tutti quelli che vogliono restare operativi, Pete non ha fatto
carriera e, dopo trent’anni anni e mille encomi e
riconoscimenti, è ancora solo un tenente. Evita insomma la
promozione, che non gli permetterebbe più di volare. E volare è
la sua vita, la sua giovinezza, anche perché tocca a lui
collaudare aerei sperimentali di ultima generazione, caccia che
superano il Mach10, ovvero la velocità di un missile. E qui va
aperto un capitolo a parte sul fascino di questo film pieno
anche di lampi d’ironia, perché Top Gun: Maverick, due ore e
dieci di durata, lo spettatore alla fine si sente sempre in volo
su questi supercaccia. O, per essere più precisi, dentro gli
effetti speciali di ultima generazione che pompano
inevitabilmente adrenalina a mille. Si resta così sempre
attaccati alla sedia con la paura che l’aereo, con te dentro, si
schianti contro una montagna o esploda tra l’infernale rumore
dei suoi motori e relative vibrazioni. (ANSA).
Fonte Ansa.it