(ANSA) – ROMA, 16 MAG – La Commissione europea taglia le
stime di crescita dell’Italia: il Pil dovrebbe scendere al 2,4%
nel 2022 e rallentare all’1,9% nel 2023, rispetto al 4,1% e al
2,3% previsti a febbraio, a causa dell’impatto della guerra
della Russia contro l’Ucraina che pesa su catene di
approvvigionamento e prezzi. Nelle previsioni di primavera
Bruxelles segnala che “la maggior parte della crescita
dell’Italia” per il 2022 è “attribuibile a un effetto di
trascinamento” legato alla “rapida ripresa” registrata nel 2021.
A causa dell’attuale contesto geopolitico “le prospettive
restano soggette a pronunciati rischi al ribasso”. Inoltre,
secondo la Commissione Ue, L’Italia, in quanto “uno dei maggiori
importatori di gas naturale russo tra i paesi dell’Ue”, “sarebbe
gravemente colpita da brusche interruzioni
dell’approvvigionamento”.
Tuttavia – si legge ancora nelle previsioni economiche di
primavera della Commissione Ue – nonostante la guerra in
Ucraina, il deficit e il debito “continueranno a calare ma
restano alti”. Il deficit italiano, dal 7,2% dell’anno scorso,
nel 2022 si attesterà al 5,5% per scendere al 4,3% l’anno
successivo. Il debito pubblico, dal 150,8% del 2021, secondo le
previsioni europee, calerà al 147,9% quest’anno e al 146,8% nel
2023. “La spesa corrente – si legge – è calata in maniera
significativa anche in seguito al graduale abbandono delle
misure fiscali legate alla pandemia”. (ANSA).
Fonte Ansa.it