Ucraina: Russia valuta criptovalute per pagamenti esteri

(ANSA) – ROMA, 31 MAG – La Russia sta valutando l’uso di
criptovalute per i pagamenti internazionali. Secondo un rapporto
di Interfax, ripreso da Reuters online, il ministero delle
Finanze sta considerando la possibilità di utilizzare risorse
digitali per gli accordi transfrontalieri poiché il paese ha
attualmente un accesso limitato ai sistemi di pagamento
tradizionali a causa delle sanzioni.
    In Russia la produzione di criptovalute assorbe oggi oltre il 2%
del consumo elettrico nazionale. Un quantitativo enorme,
superiore rispetto a quello attribuito all’industria
dell’agricoltura.
    “L’idea di utilizzare le valute digitali nelle transazioni
internazionali è in fase di discussione”, ha affermato Ivan
Chebeskov, capo del dipartimento di politica finanziaria del
ministero delle finanze. I funzionari russi attualmente stanno
cercando di capire come regolamentare il mercato crittografico
del paese e l’uso delle valute digitali, con il ministero delle
finanze contrario alle richieste della banca centrale per un
divieto totale.
    Il conio di criptovalute, in gergo si chiama ‘mining’,
rientra in una zona grigia nel paese: non è vietato, ma non è
nemmeno regolamentato. Dopo la guerra il tasso di produzione è
sceso al 4,55%, ponendo il paese dietro a Kazakistan, Cina e
Stati Uniti , secondo i dati dell’ultimo rapporto del Cambridge
Bitcoin Electricity Consumption Index. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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