(ANSA) – MILANO, 31 MAG – Sviluppata una nuova pelle
artificiale per robot sempre più ‘amici’ dell’uomo, capaci di
assistere le persone in modo sicuro sia nel lavoro che nella
vita quotidiana: è dotata di sensori tattili di nuova
generazione capaci di localizzare e rilevare l’intensità della
forza di contatto, proprio come fanno i recettori della pelle
umana chiamati ‘corpuscoli di Ruffini’.
Il risultato, che apre nuovi scenari applicativi che vanno
dalla robotica medica all’industria 4.0, è pubblicato su Nature
Machine Intelligence in uno studio coordinato dall’Istituto di
BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in
collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), le
Università Sapienza di Roma, Campus Bio-Medico di Roma e Ca’
Foscari Venezia, con il Centro di Competenza ARTES 4.0.
Questa tecnologia si inserisce nel quadro della cosiddetta
robotica collaborativa, con scenari diversi come la robotica
medica, la robotica chirurgica, la robotica per l’assistenza
personale e permetterà ai robot di interagire con le persone
assistendole nel modo più sicuro nei compiti quotidiani. Un
altro scenario è quello dell’industria 4.0: il robot potrà
diventare un compagno del lavoratore permettendo di alleviare i
compiti e la fatica fisica e riducendo l’incidenza degli
infortuni. (ANSA).
Fonte Ansa.it